La Uisp ricorda Marcella Di Folco. La testimonianza di Tatiana Olivieri

di Vittorio Martone

BOLOGNA - "Al mondo ci sono la bellezza e gli oppressi. E poi ci sono le persone che sanno donare la bellezza agli oppressi. Marcella era una di queste". Passa attraverso queste parole il sentito ricordo di Marcella Di Folco, attivista, politica e attrice italiana che oggi è stata salutata da numerosissimi amici e cittadini, nella camera ardente allestita a Palazzo d'Accursio a Bologna, dopo la scomparsa avvenuta al termine di una lunga malattia il 7 settembre. "Marcella", come da tutti viene semplicemente chiamata, è stata fino all'ultimo presidente del Movimento Identità Transessuale (Mit), che con la Uisp ha collaborato all'organizzazione delle ultime edizioni dei Mondiali Antirazzisti, fortemente incentrate sulle tematiche relative all'identità di genere e alla lotta all'omofobia. Pertanto la Uisp Emilia Romagna intende ufficialmente unirsi al ricordo di questa storica cittadina bolognese, da sempre impegnata nella lotta per i diritti di tutti, che nella sua esperienza politica quotidiana ha saputo donare il contributo della propria diversità anche nel Consiglio comunale bolognese, venendo ancor oggi ricordata come la prima transessuale che ha preso posto su quei banchi.

"Di Marcella ho il ricordo di una persona estremamente coraggiosa - afferma Tatiana Olivieri, membro della dirigenza nazionale dell'Uisp ed esperta di tematiche di genere - che ha saputo portare avanti tante battaglie e che è sempre stata in prima linea per il riconoscimento dei transessuali. L'hanno sempre caratterizzata poi l'impegno in tante cause, tra cui anche la difesa della fecondazione assistita, e l'impegno che ha sempre profuso per portare aiuto a persone che vivevano un disagio profondo. Ma poi la cosa che di Marcella ti rimane più impressa - prosegue la Olivieri - è sicuramente la grande ironia che accompagnava il suo impegno. Era infatti una persona gioiosa anche nel fare politica. Altro elemento che la caratterizzava era poi la sua bolognesità, accompagnata da un attaccamento profondo alla città al cui sviluppo credo abbia dato un importante contribuito".

Un impegno in politica che andava di pari passo con una grande passione per lo sport. "Marcella - aggiunge la dirigente Uisp - era una grandissima appassionata di basket. In tutte le partite della sua squadra ha sempre rappresentato un'anima centrale del palazzetto. Ricordo che quando per la prima volta come Uisp abbiamo convocato il Mit per creare una collaborazione in vista dei Mondiali Antirazzisti lei palesò subito il suo entusiasmo. Le piaceva moltissimo infatti l'idea di una commistione tra questi due mondi ed il suo lavoro con noi ha contribuito ad aprire nuove possibilità di sviluppo per l'impegno sociale e civile di tutta la Uisp".